La leggenda del salice piangente e i gattini in Polonia
Secondo una leggenda in Polonia un uomo decise di liberarsi di alcuni gattini gettandoli in un fiume. L’uomo aveva una gatta e non desiderava tenere i cuccioli che l’animale aveva avuto da poco, per nulla impietosito dalla situazione decise di liberarsene affogandoli. La gatta di quest’uomo, impotente, miagolava disperata chiamando i suoi cuccioli che non riusciva e non poteva raggiungere nel fiume.
Il pianto della gatta era talmente straziante che i salici piangenti lungo l’argine del fiume decisero di aiutarla salvando da morte certa i suoi gattini.
I salici piangenti protesero i loro lunghi rami nell’acqua per permettere ai gattini di uscire dal fiume e grazie a loro, ad uno ad uno, i gattini fuoriuscirono dal corso d’acqua per ricongiungersi con la madre aggrappandosi ai rami.
La leggenda del salice piangente e i gattini in Polonia
Secondo la leggenda i fiori che ricoprono i salici piangenti in Primavera sono un omaggio che ogni anno le piante hanno per i gattini salvati dalla morte. Questi fiori raggruppati tra di loro ricordano il pelo di un gattino per la loro morbidezza e non a caso sono chiamati gattini. Solo i fiori femminili del salice piangente sono ricoperti da questa morbida peluria.
Il salice piangente è considerato una pianta ornamentale importata dalla Cina in Europa ma sono numerose le leggende e i simbolismi che lo riguardano sia in ambito religioso che culturale in varie zone del mondo.
Approfondimenti:
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