La chimera creatura mitologica
La chimera è creatura mitologica che si nutre di carne umana con il corpo costituito da parti di più animali diversi.
E’ descritta in vari modi:
1- Secondo la mitologia greca è un mostro con corpo di leone e due teste: una di leone e l’altra di capra e la coda di serpente.
2 –Secondo la scienza araldica invece è un leone con testa di donna
3 –La famosa chimera di Arezzo è identificata come una statua etrusca
4 –Scultura decorativa per edifici simile ai Gargoyles.
Il mito di Chimera
Chimera fu allevata dal re Amissodore e per lunghi anni terrorizzo’ le coste dell’ attuale Turchia, seminando distruzioni e pestilenze. Fu Bellerofonte, eroe da molti ritenuto figlio del dio Poseidone, a fermare le scorribande del mitico mostro.
Con l’aiuto di Pegaso Bellerofonte riusci a sconfiggere Chimera con le sue stesse, terribili, armi, infatti “…non c’era freccia o lancia che avrebbe presto potuto ucciderla.”
Allora Bellerofonte immerse la punta del giavellotto nelle fauci della belva, il fuoco che ne usciva sciolse il piombo che uccise l’animale.
Come gia’ aveva fatto Perseo con Medusa, anche Bellerofonte abilmente seppe sconfiggere la creatura facendo si’ che la sua forza si ritorcesse contro di lei.
La Chimera d’Arezzo
Capolavoro in bronzo della scultura etrusca (V-IV sec.a.C.).
Fu scoperta nel 1553 nelle campagne di Arezzo e restaurata da Benvenuto Cellini, fu conservata per un periodo in Palazzo Vecchio dove Cosimo I dei Medici la volle accanto al proprio trono, fu poi spostata nella villa medicea di Castello perche’ la sua presenza in Palazzo Vecchio era ritenuta funesta.
L’originale e’ adesso conservato al Museo Archeologico di Firenze mentre sono visibili due copie bronzee leggermente piu’ grandi, collocate nella prima meta’ di questo secolo ad ornare le due fontane in piazza della Stazione ad Arezzo.
La chimera creatura mitologica è detta “Khimaira”
Chimera prende il nome dalla caratteristica che la diversifica dai genitori, la testa di capra infatti non trova riscontro ne’ in Tifone ne’ in Echidna e ne diviene cosi’ tratto peculiare. “Infatti Chimera, in greco Khimaira, significa capra”.
E “la capra e’ …il piu’ selvatico tra i domestici e il piu’ domestico tra gli animali selvatici.”
Ed e’ in quest’ottica che si indicano tre significati simboleggiati da Chimera: il leone e’ la forza, il calore e quindi l’estate; il serpente e’ la terra, l’oscurita’ e quindi l’inverno, la vecchiaia; la capra e’ il passaggio, la transizione e quindi autunno e primavera.
E sempre in quest’ottica si legge la dedica a Tinia, il mutevole Giove etrusco, iscritta sulla zampa anteriore destra della Chimera. “Non sia da meravigliarsi quindi che al sommo dio degli etruschi, principio cangiante di ogni cosa, venisse dedicata la multiaspetto velocissima Chimera”.
Fonte:
etr.it/castelli/novelle/chimera.htm sito che non è più attivo.
Curiosità:
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Fonte immagine dell’anteprima articolo: Foto di 6212079 da Pixabay