Un ratto è il colpevole delle mutilazioni del bestiame
2 luglio 2002
Rapporto finale del servizio di sanità
Un ratto è il colpevole delle mutilazioni del bestiame
E’ conosciuto come “hocicudo” e la sua popolazione è moltiplicata.
Gli investigatori affermano che è cresciuto a causa dell’umidità ed il cambio della sua alimentazione.
Gli animali studiati morirono per malattie o mancanza di sostanze nutrienti.
Questo topo è volgarmente conosciuto come “hocicudo rojizo”. Ed è il principale responsabile delle curiose mutilazioni animali. Avrebbe mutilato alcune centinaia di bovini a Pampas, Buenos Aires, Entre Ríos ed altre province.
Questa è la conclusione finale elaborata in un rapporto della Universidad Nacional del Centro (Unicen), con sede a Tandil.
La relazione è stata presentata al Servicio Nacional di Sanidad e Calidad Agroalimentaria (Senasa).
Il Senasa è l’organismo che ha ordinato questo studio.
“Non vi sono omini verde o extraterrestri o presenza di sostanze narcotiche” ha detto il presidente della Senasa, Bernardine Cané. L’uomo alludeva alle fantastiche storie e teorie che hanno preso piede nelle città in seguito alle strane morti.
Quando i veterinari inizialmente ammisero che non era possibile trovare una spiegazione per le strane morti e per le ferite riportate dagli animali erano nate molte teorie anche fantasiose.
L'”hocicudo rojizo” o ratto hocicudo.
La morte degli animali fu causata da malattie contagiose. Alcune malattie sono ben note come la “mancha”, neumonías ed una grave carenza di minerali. Quest’ultima può colpire in questo periodo dell’anno a causa del caldo elevato.
L'”hocicudo rojizo” è il principale predatore, non è più lungo di 16 centimetri. Questo ratto si nutre di lombrichi, lumache, ragni e piccole formiche. Ma per ragioni sconosciute ha modificato le sue abitudini alimentari.
Certamente la popolazione di questi ratti sta crescendo a dismisura a causa dell’elevata umidità e della temperatura mite tutto l’anno. Però vi è un cambio nelle sue condizioni di vita nella Pampa a causa della crescita dell’agricoltura.
“Tutto ciò merita di essere studiato” ha affermato Ofelia Tapia. Tapia è una tecnica tossicologa della facoltà di Scienza Veterinaria di Unicien.
I tecnici hanno specificato che questo animale non attacca l’uomo e che “Non ci sarà un invasione nelle città”.
Ha affermato con ironia Cané.
L’investigazione ha effettuato studi su 30 animali di 18 allevamenti di varie zone. Luoghi come Olavarría, Tandil, Tres Arroyos, Coronel Pringles, Coronel Dorrego e Balcarce. L’investigazione ha coinvolto una rete di professionisti privati di Estado. Coinvolgendo enti del INTA, il Senasa. Anche le Università di Buenos Aires, Río Cuarto (Córdoba), General Pico (La Pampa) hanno collaborato.
L’azione di animali nocivi
Secondo il direttore del Unicen, Néstor Auza la spiegazione del ritardo dei tecnici nella rilevazione delle cause è stato nel fatto che gli animali erano morti da dieci giorni.
Una volta che si potè osservare il bovino morto da meno di 48 ore poterono effettuare altre osservazioni.
Ad esempio vi erano ferite lasciate da animali di passaggio, roditori ed uccelli.
Dopo aver disposto gli animali morti gli uni vicino agli altri si è potuta osservare, dopo poche ore, la formazione di lesioni nelle aperture naturali. Le lesioni coinvolgevano bocca, ghiandola mammaria, orecchio, retto e vulva.
In più i roditori che furono catturati si nutrivano degli organi degli animali morti.
I roditori “mostrarono una particolare voracità nei confronti degli organi loro forniti.”è indicato nel rapporto.
Un altra conclusione della ricerca è che i tagli sui corpi degli animali non erano tanto precisi. I tagli furono analizzati pochi giorni dopo la morte degli animali. Infine il presidente del Senasa ha affermato che “tutti gli organi pubblici” concordano che gli animali trovarti morti sono deceduti per cause naturali. La morte degli animali non è stata causata da alcun fenomeno particolare.
Fonte:
eco2site.com sito non più raggiungibile.
Conclusioni:
Il ratto hocicudo potrebbe essere in realtà il chupacabra quindi il colpevole delle mutilazioni animali?