La Marroca italiana: orrido ibrido serpe e lumaca.
La Marroca è una creatura mostruosa di aspetto orribile, nauseabondo. Secondo le leggende popolari questa creatura è nata da un incrocio tra una lumaca ed un serpente d’acqua ed è dotata inoltre di grossi tentacoli.
In italia la sua figura è descritta in Umbria e Toscana ed il suo ipotetico habitat sarebbero pozzanghere d’acqua, fogne ed acquitrini. La creatura ripugnante chiamata Marroca attirerebbe le persone, adulti e bambini, nelle sue vicinanze emettendo suoni strani come fischi e schiocchi.Una volta che la vittima si trova abbastanza vicina alla Marroca viene agguantata dai suoi lunghi tentacoli.
Ma la Marroca non uccide subito la sua vittima, la porta al sicuro nella sua tana per cibarsi con calma del suo sangue.
La Marroca italiana: orrido ibrido tra serpe e lumaca
La Marroca in Toscana.
In Valdichiana la Marroca è simile all‘uomo nero, utilizzata nelle storie da raccontare ai bambini per non farli andare nei pressi delle paludi sopratutto al buio di notte. Questo avveniva perchè la Valdichiana per un lungo periodo divenne da fertile pianura un acquitrino paludoso malsano e pericoloso. E in questi luoghi ha origine la leggenda della Marroca.
La Marroca in Abruzzo
In Abruzzo nella zona di montepulciano la marroca è descritta come una creatura che abita nel sottosuolo, nelle grotte, nei buchi nel terreno, negli acquitrini. La Marroca abruzzese esce allo scoperto di notte e si aggira strisciando per le campagne emettendo un curioso gorgoglio per far avvicinare le sue prede. Una volta che la sua preda è alla sua portata l’agguanta con le sue lunghe dita, non tentacoli simili a quelli delle piovre.
La Marroca italiana: orrido ibrido tra serpe e lumaca?
La Marroca in altre zone d’Italia si trasforma in Strega.
La Marroca della Tuscia in Maremma.
In Maremma ovvero tra Toscana e Lazio, l‘Occhiomalo è una Marroca descritta come una Strega oppure una donna orribilmente brutta e cattiva. Si nasconde nei pozzi e invita le persone a buttarsi al suo interno per poi annegarle. Chi guarda a lungo il fondo del pozzo con un Occhiomalo al suo interno verrà incantato da un grande occhio verde.
La Marroca in Lazio
Anche in provincia di Viterbo in Lazio la Marroca è una Strega non una creatura di questo tipo. Questa figura rappresenta sempre un segno di cattivo presagio. A Fastello, frazione del Comune di Viterbo la leggenda vede la Marroca come un enorme Piovra velenosa che si nasconde nei pozzi, avvelenando l’acqua. In questi luoghi è nota come il “mostro del pozzo“.
Probabilmente anche a Fastello la Piovra velenosa era utilizzata come deterrente per i bambini e gli avventori per non farli avvicinare troppo ai pozzi evitandone la caduta al loro interno. Secondo la leggenda la Marroca rapiva i bambini o trascinava le persone nei pozzi.
La Marroca in Sicilia
In Sicilia la Marroca è descritta come una creatura mostruosa, un enorme Rettile, una specie di incrocio tra un coccodrillo ed un serpente. La Marroca è chiamata Biddrina o Culobbia a Caltanisetta ed è descritta con occhi rossi e una larga bocca adatta ad ingoiare un agnello e il suo colore sarebbe verdastro con sfumatore blu.
Nel mese di agosto per Ferragosto, il 15 del mese, a Butera un paese nel comune di Caltanisetta vi è una festa. La festa è dedicata all’uccisione in passato di una Biddrina a Pozzillo. La Biddrina fu mostrata nelle strade del paese con una gran festa. Imoltre è festeggiato anche San Rcco il patrono della città.
Vi era fino a poco tempo fa in quell’occasione la presenza per le vie del paese dello “U Sirpintazzu” che rappresenta una Biddrina. Nel rituale del Sirpintazzu, ovvero una creatura a forma conica di cartapesta con una persona al suo interno, si impersonificava una Biddrina a forma di serpente. Con la bocca della finta Biddrina l’uomo al suo interno doveva afferrare un oca uccisa in precedenza appesa con una corda ad un cavo sospeso. In seguito sempre tramite il costume del Sirpintazzu venivano aperti i pignatuni che sono sacchetti contenenti oggetti, frutta secca e dolci.
Ad oggi l’utilizzo dell’oca nel modo descritto è stato vietato grazie all’intervento delle associazioni animaliste.
Curiosità:
Marròca è un vino tipico toscano che prende il nome dalla sua caratteristica dalla sua fermentazione. Il vino deve “nascondersi dall’aria” per la sua fermentazione, proprio come la Marroca si nascondeva nei pozzi.
Approfondimenti:
Di seguito sul canale Youtube di Chupacabramania un video introduttivo sulle strane creature italiane:
Visita la sezione del sito sulle Strane creature in italia e nel mondo.