La leggenda della Buca nel mare Friuli Venezia Giulia.
Nelle leggende friulane la presenza degli orchi ovvero la figura dell’Orcul è molto frequente. L’orco è comunemente descritta come una creatura diabolica, malvagia. Gli orchi hanno diverse descrizione in base alla zona geografica in cui si narra di loro. Inoltre sono descritti in modo diversa, a volte molto grandi, a volte più bassi dell’uomo.
L’orco in Friuli Venezia Giulia.
Bosco Romagno è un parco naturale in provincia di Udine che si estende fino ai comuni di Corno di Rosazzo, Cividale del Friuli e Prepotto. Secondo la leggenda a Corno di Rosazzo, dove si trova una voragine chiamata “Buca nel mare” di cui non si ha alcuna certezza sulle sue origini, avvenne uno strano incontro tra un uomo avaro ed un orco.
La leggenda narra che l’orco mentre si trovava nei pressi di Corno di Rosazzo passando per Bosco Romagno di Rosazzo incontrò un uomo molto avaro.
L’uomo quando vide l’orco non si spaventò affatto, anzi decise di chiedergli un favore per cercare di arricchirsi ancora di più in quanto era estremamente avaro.
L’uomo fece una richiesta molto diretta all’orco con una proposta:
“Se mi farai diventare ancora più ricco ti donerò in sposa mia figlia”.
A questa allettante richiesta l’orco rispose portando l’uomo in mezzo al bosco e gli disse:
Qua sotto giace un gran tesoro. Io scaverò un buco, mentre tu mi porterai, verso mezzanotte, tua figlia su un carro trascinato da due buoi”.
La leggenda della Buca nel mare
Come promesso l’orco si mise a scavare con le mani e recuperò in breve tempo il tesoro nascosto che si trovava però sepolto all’inferno mentre l’uomo avaro si recò dalla figlia che naturalmente non voleva essere donata all’orco. La figlia dell’uomo fu costretta dal padre ad andare piangente nel bosco dall’orco sul carro ma sua madre nel frattempo decise di salvarla da quell’orribile destino.
La madre della ragazza chiese aiuto alle fate del vicino Colle di San Biagio. Le fate erano note per la loro bontà ed erano in buoni rapporti con la donna, in quanto si aiutavano spesso a vicenda nella gestione delle abitazioni. Le fate aiutarono immediatamente la figlia della donna a fuggire silenziosamente dal carro e dal padre.
L’uomo avaro arrivò nella radura e notò immediatamente un sacco stracolmo di monete d’oro. Ma poi si accorse che la figlia era fuggita dal carro su cui si trovava. L’orco infuriato decise quindi di tenere per sè il denaro ed anche l’uomo si infuriò al rifiuto di ottenere le monete d’oro e nacque una colluttazione tra i due.
Durante la rissa l’orco, l’uomo, i buoi ed il carro precipitarono nella voragine aperta dall’orco. La voragine è stata chiamata “la buca nel mare”.
Secondo la leggenda nelle fredde notti invernali, a mezzanotte, si possono ancora udire il muggire dei buoi e le grida dei due condannati all’inferno insieme al tintinnio delle monete d’oro provenire dalla voragine.
Curiosità:
La Valle Orco nelle alpi Graie deve il suo nome ad una leggenda legata, come si evince dal nome, a degli orchi.
Approfondimenti:
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