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La Marroca italiana: orrido ibrido tra serpe e lumaca

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La Marroca italiana: orrido ibrido serpe e lumaca.

La Marroca è una creatura mostruosa di aspetto orribile, nauseabondo. Secondo le leggende popolari questa creatura è nata da un incrocio tra una lumaca ed un serpente d’acqua ed è dotata inoltre di grossi tentacoli.

In Italia questa creatura è conosciuta in Umbria e Toscana e il suo ipotetico habitat sarebbe all’interno di pozzanghere d’acqua, fogne ed acquitrini. La creatura ripugnante chiamata Marroca attirerebbe le persone, adulti e bambini, nelle sue vicinanze emettendo suoni strani come fischi e schiocchi. Una volta che la vittima si trova abbastanza vicina alla Marroca viene agguantata dai suoi lunghi tentacoli.

Ma la Marroca non uccide subito la sua vittima, la porta al sicuro nella sua tana per cibarsi con calma del suo sangue.

La Marroca italiana: orrido ibrido tra serpe e lumaca

La Marroca in Toscana.

In Valdichiana la Marroca è simile all‘uomo nero, utilizzata nelle storie per bambini con lo scopo di non farli andare nei pressi delle paludi sopratutto al buio durante la notte. Questo preoccupazione nei confronti dei più piccoli derivava dalle caratteristiche della Valdichiana che per un lungo periodo da fertile pianura si trasformò in un acquitrino paludoso malsano e pericoloso dove una creatura come la Marroca ebbe origine.

La Marroca in Abruzzo

In Abruzzo, nella zona di Montepulciano, la Marroca è descritta come una creatura che abita nel sottosuolo, nelle grotte, nei buchi nel terreno e negli acquitrini. La Marroca abruzzese esce allo scoperto di notte e si aggira strisciando per le campagne emettendo un curioso gorgoglio per far avvicinare le sue prede. Una volta che la vittima è alla sua portata l’agguanta con le sue lunghe dita, non tentacoli, simili a quelli delle piovre.

La Marroca italiana: orrido ibrido tra serpe e lumaca?

La Marroca in altre zone d’Italia si trasforma in Strega.

La Marroca italiana: orrido ibrido serpente e lumaca.
Illustrazione fantasy. Foto di Stefan Keller da Pixabay

La Marroca della Tuscia in Maremma.

In Maremma ovvero tra Toscana e Lazio, l‘Occhiomalo è una Marroca descritta come una strega oppure una donna orribilmente brutta e cattiva. Si nasconde nei pozzi e invita le persone a buttarsi al suo interno per poi annegarle. Chi guarda a lungo il fondo del pozzo con un Occhiomalo al suo interno verrà incantato da un grande occhio verde.

La Marroca in Lazio

Anche in provincia di Viterbo in Lazio la Marroca è una strega non una creatura di questo tipo. Questa figura rappresenta sempre un segno di cattivo presagio. A  Fastello, frazione del Comune di Viterbo la leggenda vede la Marroca come un enorme Piovra velenosa che si nasconde nei pozzi, avvelenando l’acqua. In questi luoghi è nota come il “mostro del pozzo“.

Probabilmente anche a Fastello la Piovra velenosa era utilizzata come deterrente per i bambini e gli avventori per non farli avvicinare troppo ai pozzi evitandone la caduta al loro interno. Secondo la leggenda la Marroca rapiva i bambini o trascinava le persone nei pozzi.

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Illustrazione di un polpo. Foto di Vlad Min da Pixabay

La Marroca in Sicilia

In Sicilia la Marroca è descritta come una creatura mostruosa, un enorme Rettile, una specie di incrocio tra un coccodrillo ed un serpente. La Marroca è chiamata Biddrina o Culobbia a Caltanissetta ed è descritta con occhi rossi e una larga bocca adatta ad ingoiare un agnello intero e il suo colore sarebbe verdastro con sfumature blu.

Nel mese di agosto per Ferragosto, il 15 del mese, a Butera, un paese nel comune di Caltanissetta, vi è una festa dedicata all’uccisione in passato di una Biddrina a Pozzillo. La Biddrina fu mostrata nelle strade del paese con una gran festa. Inoltre, in questa occasione, è festeggiato anche San Rocco il patrono della città.

Vi era fino a poco tempo fa, sempre in quell’occasione di festa, la presenza per le vie del paese dello “U Sirpintazzu” che rappresenta una Biddrina. Nel rituale del Sirpintazzu, ovvero una creatura a forma conica di cartapesta con una persona al suo interno, si personificava una Biddrina a forma di serpente. Con la bocca della finta Biddrina l’uomo al suo interno doveva afferrare un oca uccisa in precedenza appesa con una corda ad un cavo sospeso. In seguito sempre tramite il costume del Sirpintazzu venivano aperti i pignatuni che sono sacchetti contenenti oggetti, frutta secca e dolci. Ad oggi l’utilizzo dell’oca nel modo descritto in precedenza è stato vietato grazie all’intervento delle associazioni animaliste.

Curiosità:

Il Marròca è un vino tipico toscano che prende il nome dalla sua caratteristica tipologia di fermentazione dove deve “nascondersi dall’aria” , proprio come la Marroca si nascondeva nei pozzi.

Approfondimenti:

Di seguito sul canale Youtube di Chupacabramania un video introduttivo sulle strane creature italiane:

Visita la sezione del sito sulle Strane creature in italia e nel mondo.

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Il sito web che gestisce Di Cuonzo Erika si chiama ChupaCabraMania è un sito in cui ella raccoglie informazioni principalmente sul mostro sudamericano Chupacabra ed è stato creato per gioco nel 2006. Data la sua passione per il gli animali, tra cui le strane creature del mondo, l'interesse per il mondo del paranormale, ufo, alieni e varie curiosità Erika ha arricchito il sito con questi temi. Erika ha scritto un ebook nel 2005 sul chupacabra: chupacabra creatura mitologica o reale? La mia email è erikadik@tiscali.it
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