La Borda strega assassina in Emilia Romagna
L’Emilia Romagna è sempre stata una zona paludosa e la paura per questi tipi di ambienti nei confronti dei bambini è sempre esistita. La Borda è una crudele strega che si nasconde nelle zone paludose e negli acquitrini pronta a rapire e uccidere le persone che si avventurano nei luoghi in cui vive.
Questa temibile creatura emerge dagli acquitrini di notte o nelle giornate in cui la nebbia fa da padrona, bendata e uccide chiunque finisca nelle sue grinfie.
La Borda predilige catturare e uccidere i bambini, motivo per il quale questi ultimi stanno ben alla larga dagli acquitrini. Esattamente come l’Uomo Nero, riscontrabile in quasi ogni racconto folcloristico con diversi nomi di riferimento nel mondo, la Borda è utile per terrorizzare i bambini.
La Borda strega assassina in Emilia Romagna
In Brasile la Borda è rappresentata da la Cuca. Esattamente come la Cuca brasiliana, di cui trovi l’articolo completo nel sito, la Borda in Emilia Romagna è nominata in alcune ninne nanne in cui uccide i bambini cattivi strangolandoli con un laccio o corda.
Ninna nanna dell’Emilia Romagna dedicata alla Borda in dialetto locale:
«Ninàn, ninàn, la Borda
la liga i bei babèn cun una côrda.
Cun una côrda e cun una curdella,
la liga i bei babèn pu la i asserra,
cun una côrda e cun una ligazza,
la liga i bei babèn pu la i amazza»
Tradotta in italiano:
«Ninna nanna, la Borda
lega i bei bambini con una corda.
Con una corda e con una cordicella,
lega i bei bambini e poi li stringe,
con una corda e con un legaccio,
lega i bei bambini e poi li ammazza.»
Per un bambino avventurarsi in una zona paludosa, uno stagno o un canale è tutt’ora un atto incosciente ed estremamente pericoloso da evitare assolutamente che potrebbe concludersi con epiloghi drammatici come la morte.
Questa figura utilizzata in passato come deterrente per i bambini si chiama Borda a Modena e provincia e il suo nome differisce leggermente in altre zone geografiche limitrofe.
Ad esempio nella città di Bologna e provincia la Borda è nota come Bourda e Bùrda a Reggio Emilia. Nel folclore emiliano nella zona di Parma vi è la versione maschile de la Borda, il Bordón che a Milano diventa Bordö o Bordoeu ovvero Orco. Il mito della Borda nasce verso la fine dell’ottocento ma le sue origini potrebbero derivare dall’adorazione del Dio celtico Borvo, protettore dei fiumi e luoghi termali tipico di alcune zone del nord Italia e nord Europa.
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