CuriositàI luoghi misteriosi e le scoperte più strane nel mondo

La prima mummia terrorizzata in Perù

2 Min. lettura

La prima mummia terrorizzata in Perù

La prima mummia terrorizzata in Perù

Immagine della mummia terrorizzata tratta liberamente dal web.

Il corpo mummificato di una donna Chachapoya vissuta 600 anni fa in Perù

11 gennaio 2007

Le mani sugli occhi, panico nel volto: il corpo mummificato di una donna di 600 anni fa rinvenuto in Perù

La prima mummia terrorizzata scoperta in una caverna nelle Ande.

E’ perfettamente conservato: apparteneva alla tribù dei Chachapoyas, conquistati dagli Incas

Londra

Il volto contratto in una smorfia di terrore, le mani a coprire gli occhi.

La paura di morire le è rimasta fissata addosso e, dopo 600 anni, è arrivata fino a noi. Insieme al suo corpo mummificato, perfettamente conservato, scoperto per caso in Amazzonia.

Questa donna pietrificata dal panico apparteneva alla tribù dei Chachapoyas, i “guerrieri delle nuvole” come li chiamavano i vicini e rivali Incas. E si è conservata in perfette condizioni grazie alle arti imbalsamatorie del suo popolo.

La mummia è stata ritrovata in una caverna per la sepoltura, destinata anche al culto, scoperta nella foresta pluviale peruviana.

E’ stato un agricoltore ad avvertire gli scienziati dopo averla trovata per caso mentre era al lavoro in quella zona. Dalla volta nascosta sono emersi preziosi manufatti. Tra cui ceramiche, tessuti, pitture, oltre al corpo della donna e alla mummia di un bambino, che riposavano insieme.

Sulle circostanze della loro morte rimane il mistero.

La prima mummia terrorizzata in Perù.

Come del resto ben poco si sa della loro tribù, i Chachapoyas.

Abitanti biondi, alti, di pelle chiara, erano probabilmente originari dell’Europa. La loro era una delle civiltà più progredite di quell’area. Dall’800 al 1500 furono alla guida di un regno che si estendeva su tutte le Ande.

Perfino il loro nome originale è ignoto. Quello che è arrivato a noi è il soprannome dato loro dagli Incas, che li conquistarono:

“gente delle nuvole”. Per le regioni elevate che i Chachapoyas abitavano nella foresta.

La scoperta del sito è considerata di grande importanza dagli archeologi che lo hanno portato alla luce.

E le fotografie delle due mummie hanno affascinato il popolo della Rete. Che ha subito iniziato a fare congetture su quelle smorfie di dolore.

Non è possibile, dicono alcuni, che il viso sia rimasto fissato in quell’espressione durante l’imbalsamatura:

è più probabile che sia stato mummificato per cause naturali.

Ma qualcun’altro obietta, commentando un articolo che riporta la scoperta, sul sito dell’Evening Standard, che può essere semplicemente opera del tempo.

Le gengive si sarebbero ritirate col passare degli anni consegnando all’eternità quest’immagine angosciata, da cui è così difficile distogliere lo sguardo.

Fonte:

repubblica.it

Approfondimenti:

Visita la sezione del sito:

I luoghi misteriosi e le scoperte più strane nel mondo

779 articoli

About author
Il sito web che gestisce Di Cuonzo Erika si chiama ChupaCabraMania è un sito in cui ella raccoglie informazioni principalmente sul mostro sudamericano Chupacabra ed è stato creato per gioco nel 2006. Data la sua passione per il gli animali, tra cui le strane creature del mondo, l'interesse per il mondo del paranormale, ufo, alieni e varie curiosità Erika ha arricchito il sito con questi temi. Erika ha scritto un ebook nel 2005 sul chupacabra: chupacabra creatura mitologica o reale? La mia email è erikadik@tiscali.it
Articles
Articoli correlati
CuriositàPersonaggi

La leggenda di Popeye Braccio di Ferro

3 Min. lettura
La leggenda di Popeye Braccio di Ferro.
CuriositàI luoghi misteriosi e le scoperte più strane nel mondoI Misteri

La moneta datata 2039, il mistero

3 Min. lettura
La moneta datata 2039, il mistero. Si tratta di una moneta proveniente da universi paralleli oppure di un falso creato ad arte?
Curiosità

Gli evaporati in Giappone

2 Min. lettura
Gli evaporati in Giappone, si tratta di un fenomeno sociale molto bizzarro che da anni avviene grazie a società invisibili.