Amy e il suo allevamento di ratti
Usa
Ad Amy piacciono i ratti. Non nel senso generico del termine. Amy ha per loro una vera e propria passione tanto che li ha allevati, suddividendoli in due colonie.
Li ha nutriti e curati amorevolmente, osservando attentamente il loro comportamento.
Poi Brian ha avuto l’idea di realizzare un sito personale in cui parlare di ognuno di loro. Di tutti quelli morti.
La storia di questo curioso allevamento ha avuto inizio con Wotan.
Se lo sono trovato in casa, in un cesto che avevano lasciato al centro della stanza. Erano usciti da casa e al loro ritorno lui era lì ad aspettarli.
Per quale motivo Wotan avesse deciso di farsi adottare rimane un mistero perché all’inizio non era molto socievole.
Col passare del tempo però si era perfettamente adattato, tanto che la sua attività preferita era infilarsi nelle maniche dei maglioni e delle giacche.
Come in ogni gruppo che si rispetti anche fra i ratti di Amy e Brian era possibile individuare delle personalità ben delineate.
Grendel ha rappresentato l’eroe: è riuscito a far venire alla gatta Baba Yaga la paura dei topi.
Non per ridimensionare il coraggio di Grendel, ma forse non è esattamente una temeraria predatrice animata dall’istinto.
Chi potrebbe mai dire che l’unico vero amore della gatta Baba Yoga, che tra l’altro porta il nome di una strega, è una statua raffigurante un gargouille?
Amy e il suo allevamento di ratti
Per ogni ratto Brian ha una storia da raccontare.
Ci sono anche Hastur, un tipo abitudinario che ama i cibi piccanti, Bandersnatch che da piccolo era ossessionato dalle palle da ping pong, Toby il maialino saggio, Totz, Chupacabra, Spiney Norman, Jabberwock, Yeti, Deimos e Phobos.
L’unico che ha potuto godere di cinque minuti di gloria fuori dalle mura domestiche è stato Nemo.
Si è guadagnato l’appellativo di “ratto porta fortuna” e la copertina di un giornale di San Francisco che ha voluto proprio una sua foto per celebrare l’inizio del nuovo anno cinese dedicato al topo.
L’unica cosa che sembra accomunare questa allegra brigata di ratti sono i loro nomi insoliti, per lo più ispirati a novelle e racconti. Quasi sembra di conoscerli tutti e un po’ dispiace che alla fine la lunga lista dei loro nomi e delle loro avventure sia una sorta di necrologio.
Alla fine però si scopre che esiste una nuova colonia i cui capostipiti si chiamano Kzin e Thrint.
Il loro nome è lo stesso di due alieni che appaiono in un racconto di fantascienza di Larry Niven. Insomma, la storia continua.
La Signora Ratto
Debbie Ducommun è conosciuta come La Signora Ratto. Sembra sia un’esperta di fama mondiale per quanto riguarda i ratti.
Ha scritto numerosi articoli e ha fondato “The Rat Fun Club”. La signora è anche una prolifica scrittrice.
I suoi articoli si possono leggere spesso su riviste di settore come “The Rat Report” e il magazine “Pet Business”.
Ha scritto anche un libro che, manco a dirlo, si chiama “Rats!”.
Ratti d’America
A New York ci sono 9 ratti per ogni abitante. È stato il presidente del comitato comunale della Grande Mela a lanciare l’allarme.
Pare che i ratti in questione, che ammontano a circa 70 milioni, siano stati introdotti in America dagli immigarti europei provenienti per lo più dalla Norvegia. A spaventare non è solo il loro numero: pare che possano pesare fino a mezzo chilo.
Fonte:news2000.libero.it
Curiosità:
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