Il ponte del Diavolo nel parco del Frignano, Modena
Ad un altezza di circa 500 metri sito al confine tra la regione Toscana ed Emilia Romagna sul livello del mare nell’alto Appennino modenese vi è il parco del Frignano.
Il parco del Frignano si sviluppa con un estensione di circa quindici mila ettari di terreno. Il parco include nella sua estensione sette città modenesi: Fiumalbo, Frassinoro, Fanano, Pievepelago, Riolunato, Sestola e Montecreto.
Una ricca biodiversità di flora e fauna caratterizza questo parco regionale. E’ un parco naturale ricco ad esempio di laghi di origine glaciale e boschi di conifere. Inoltre numerosi borghi caratteristici e storici ne arricchiscono ulteriormente il territorio.
Il ponte del Diavolo nel parco del Frignano, Modena
Una sorta di ponte di roccia formato da un unico monolite è celato dal parco del Frignano in una zona di fitti boschi nota come “Selva di Brandola” . Il monolite sembra essere stato trascinato a valle, forse dal Diavolo in persona? La strana struttura prende il nome di Ponte del Diavolo o Ponte d’Ercole e si trova nei pressi delle città di Polinago, Pavullo e Lama Mocogno.
Il Ponte del Diavolo è segnalato dalla cartellonistica stradale come Ponte d’Ercole.
Il nome Ponte d’Ercole deriva probabilmente da una figura della mitologia romana. Secondo un’altra leggenda forse solo il mitologico e fortissimo Ercole avrebbe potuto trascinare la roccia nel bosco per creare il ponte.
La leggenda
L’entità maligna, secondo la leggenda, creò il ponte utilizzando un gigantesco monolite. Lo scopo dell’opera era quello di poter aiutare un pastore ad attraversare la zona in cambio della sua preziosa anima. Però il Diavolo non sopravvive alla luce del sole e probabilmente per questo motivo ha lasciato la sua opera a metà all’alba.
Il Diavolo doveva allontanarsi in fretta dal posto prima dell’alba. Il tempo per costruire il ponte era scaduto.
Il Ponte del Diavolo è composto da roccia arenaria ed è lungo trentatrè metri ed alto tre metri e largo dai due ai tre metri in modo costante. E’ possibile percorrere il ponte di pietra a piedi. La sua conformazione è ad arco e ricorda quella di un vero e proprio ponte sollevato dal terreno.
Secondo studi recenti la zona era stata abitata in passato, sono stati ritrovati reperti di uso comune in ceramica. Con molta probabilità il monolite a causa della sua curiosa conformazione creato per opera degli eventi atmosferici era utilizzato per effettuare dei rituali non ben definiti.
Forse si trattava di riti di origine pagana.
Nel mondo i ponti con lo stesso nominativo sono molto comuni e sono anche opere chiaramente create dall’uomo. Anche la leggenda è sempre similare, talvolta il diavolo aiuta le persone a costruire i ponti in cambio di qualcosa.
Sono innumerevoli i ponti che sono denominati Ponte del Diavolo in Italia e nel mondo, tutti con una leggenda di base molto simile. In queste epoche molto diverse dalla nostra costruire opere architettoniche di dimensioni notevoli era considerato un impresa quasi non umana.
Il ponte del Diavolo nel parco del Frignano, Modena
Di seguito un video su Youtube sul Ponte d’Ercole o Ponte del Diavolo nel modenese:
Il Ponte del Diavolo a Borgo Mozzano, Lucca.
Un altro esempio è il Ponte della Maddalena in un borgo a Mozzano in provincia di Lucca in Toscana ed è noto anch’esso come Ponte del Diavolo. Il Diavolo secondo la leggenda ha aiutato San Giuliano, il suo costruttore in quanto l’uomo non riusciva a completare la complessa l’opera. Il Diavolo chiese in cambio l’anima del primo essere vivente che avrebbe attraversato il ponte. Alla fine della costruzione però San Giuliano riuscì a trarre in inganno il Diavolo lanciando un pezzo di focaccia ad un cane che attraversò per primo il ponte.
Il Ponte del diavolo a Cividale del Friuli.
Un altro esempio è in Friuli- Venezia- Giulia ed è il Ponte del Diavolo o Puìnt dal Diàul in dialetto friulano e si trova a Cividale del Friuli in provincia di Udine. il ponte ha come base delle rocce naturali nel letto del fiume Natisone.
La leggenda narra che i cittadini chiesero aiuto al Diavolo con un patto identico a quello sottoscritto da San Giuliano durante la costruzione del ponte nel Borgo di Mozzano. Anche in questo caso il Diavolo dovette accontentarsi dell’anima di un animale fatto passare per primo sul ponte.
Il ponte del Diavolo a Bobbio, Piacenza.
Anche a Piacenza più precisamente a Bobbio vi è Il Ponte Gobbo o Ponte Vecchio o Ponte del Diavolo, stessa identica leggenda con il diavolo ripagato dell’anima di un animale. In questo caso il Diavolo si è fatto aiutare da piccoli Diavoletti aiutanti in seguito in preda alla rabbia dopo il tranello subito diede un calcio al ponte. la struttura in effetti risulta un pò storta in un punto forse è dove l’ha colpita il Diavolo.
Curiosità:
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