The russian experiment, Creepypasta o realtà?
Russia
The russian experiment, l’esperimento russo, è un esperimento effettuato su cinque persone prigioniere di guerra che hanno subito la privazione del sonno.
Questo esperimento, fallito in modo orribile, è diventato una sorta di leggenda metropolitana o creepypasta.
Le creepypasta sono storie dell’orrore nate per spaventare chi legge. Questo esperimento sembra una buona base di partenza per una creepypasta. Ma l’esperimento in questione è mai avvenuto negli anni 40?
L’esperimento
Questo esperimento vede coinvolte cinque persone rinchiuse insieme in una stanza. A questi soggetti sono somministrate sostanze volatili che inibiscono il sonno. La prima divulgazione di questa storia risale al 10/8/2010. Un utente con nickname OrangeSoda, di cui non è dato conoscere il nome reale, pubblicò un video in merito.
Nel 1947, in una base militare segreta, cinque persone prigioniere di guerra sono state segregate in una camera a gas con il loro consenso. Queste persone erano periodicamente sottoposte all’inalazione di una sostanza sperimentale volatile. Lo scopo dell’esperimento era quello di inibire loro il sonno per i trenta giorni successivi. I militari studiavano il comportamento umano nella situazione così creata. Ai prigionieri fu promesso che, al termine dell’esperimento, avrebbero ottenuto la liberazione dalla prigionia.
Queste persone erano osservate tramite un vetro unidirezionale. Dei microfoni intercettavano le conversazioni, sussurrate. Si dice che nei primi cinque giorni di sperimentazione i prigionieri non modificarono il loro comportamento. Ma dopo nove giorni uno di loro perse il controllo. Si mise ad urlare davanti alla completa indifferenza dei compagni di cella. L’uomo a causa degli urli perse l’uso delle corde vocali e la parola. La stessa cosa accadde al secondo uomo. Egli imbrattò con le proprie feci il vetro unidirezionale per impedire alle guardie di osservarli.
Le guardie poterono comprendere che le persone erano ancora vive tramite i microfoni. Nella cella il silenzio era surreale.
L’apertura della cella.
Sopraggiunto il quindicesimo giorno i militari decisero di sospendere l’esperimento. La decisione fu presa nonostante i soggetti rinchiusi avessero espresso il desiderio di non dormire. Quando i militari aprirono la porta della cella furono aggrediti dai prigionieri che uccisero una guardia. Sul pavimento giaceva un corpo. E ciirca dieci centimetri di sangue, misto a pezzi di carne umana, inondava il pavimento della cella. I quattro sopravvissuti si erano gravemente auto mutilati. Si erano strappati carne, organi e muscoli. Sicuramente erano stati compiuti atti di cannibalismo. Gli uomini, tutti gravemente feriti, erano ancora in vita e imploravano di poter inalare ancora il gas.
I militari dovettero prelevarli dalla cella con la forza. Le persone sottoposte all’esperimento, nonostante le gravi ferite, possedevano una forza sovraumana. E diedero prova che, se si fossero addormentati, sarebbero periti. Infatti uno di loro morì proprio in questo modo, addormentandosi.
The russian experiment. Creepypasta o realtà?
Il continuo all’esperimento
Solo tre persone sopravvissero all’esperimento. Dopo averle curate i militari decisero di continuare l’esperimento reinserendo i soggetti nella cella rilasciando il gas. Gli uomini erano monitorati tramite un elettrocardiogramma sul loro corpo. Tuttavia un uomo morì prima di ricominciare l’esperimento, addormentandosi. Rimasero solo due uomini in vita. Un comandante militare decise di integrare l’esperimento con tre dei suoi uomini.
Preso dal panico uno dei militari scelti uccise il comandante e la cavia umana muta con la sua pistola. L’unico uomo sopravvissuto, che di uomo aveva ormai ben poco, parlò al al militare. Gli disse che era fuoriuscita la parte malefica dalla loro mente non più controllata dal sonno. Il militare lo uccise con un colpo di pistola al petto.
Conclusioni:
The russian experiment divide il popolo di internet sulla veridicità dell’esperimento. Questa “storia” è stata riprodotta nel cinema, televisione e libri.
Leggi l’articolo del sito:
In italiano la traduzione del termine creepy è “raccapricciante o inquietante”. Alcuni di questi racconti sono molto inquietanti e coinvolgono anche ragazzi giovani. Alcune di queste figure terrificanti si dice che abbaino spinto alcuni ragazzi al suicidio.
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