Giorgio Bongiovanni il profeta degli extraterrestri
La storia di Giorgio Bongiovanni
Fonte:giorgiobongiovanni.
Giorgio Bongiovanni nasce in Sicilia, a Floridia (SR), il 5 settembre 1963.
Fin da piccolo, raccontano il padre Carmelo e la madre Giovanna, mostra una particolare attitudine verso gli altri.
La sua vita cambia per la prima volta nel 1976, a soli 13 anni, quando incontra Eugenio Siragusa, il noto contattista catanese, che diviene suo Padre Spirituale.
Eugenio spalanca a Giorgio Bongiovanni la conoscenza universale, lo segue e lo ammaestra con insegnamenti cosmici che in alcuni casi sono conferme e spiegazioni di esperienze che Giorgio ha già vissuto.
Avvistamenti di globi luminosi e incontri con Esseri speciali della cui reale essenza prenderà coscienza nel corso degli anni.
Spinto da quella ardente fiamma che Eugenio Siragusa ha riacceso nel suo Spirito. Giorgio si dedica anima e corpo allo studio dei messaggi che il suo Padre Spirituale riceve da antichi Esseri. Creature venute da altri mondi per assistere all’evento della creazione del nostro sistema solare. E per aiutare la razza umana nel suo percorso evolutivo.
Apprende che il pianeta Terra è una creatura viva- Il cui Spirito può essere identificato con quell’Essere comunemente indicato con il nome di Maria, Myriam o Madre Terra, a seconda delle culture.
Una Madre generosissima che senza nulla chiedere nutre incessantemente i suoi figli in totale simbiosi con il Sole. La sede della Luce Cristica, che come un Padre la feconda dando la Vita per poi illuminarla e riscaldarla.
Allo stesso tempo Giorgio comprende che questa stessa Madre si trova in pericolo. A causa del gravissimo stato di inquinamento e soprattutto per l’altissimo rischio di conflitto atomico.
La sopravvivenza del pianeta.
Sono tantissimi infatti gli avvertimenti di questi Esseri che, attraverso Eugenio Siragusa, manifestano una viva preoccupazione per la sopravvivenza del pianeta.
E quindi della razza umana progredita in scienza, ma non in coscienza.
Con il passare del tempo la personalità spirituale di Giorgio va delineandosi con sempre maggior chiarezza. Con il fratello Filippo Bongiovanni e alcuni amici fonda il giornale Nonsiamosoli.
Giornale che coniuga i diversi aspetti del messaggio di Eugenio Siragusa:
la vita nell’universo, la degenerazione dell’uomo affetto dall’Harbar, la peste dei neuroni del cervello causata dall’inquinamento che lo spinge a compiere atti di follia, come uccidere e uccidersi, e la conseguente compromissione dell’equilibrio del pianeta.
L’attività divulgativa lo porta a trasferirsi nelle Marche, a Porto S.Elpidio (AP), dove tuttora vive.
Qui si sposa con Lorella che gli darà un figlio: Giovanni.
Giorgio Bongiovanni mantiene la giovane famiglia grazie alla sua piccola attività imprenditoriale che produce accessori per calzature. Il lavoro lo impegna per moltissime ore. E Giorgio Bongiovanni alterna l’edizione del giornale, l’organizzazione e la partecipazione a conferenze e i contatti con tutte le persone nel mondo che vengono a sapere di Eugenio Siragusa.
Un giorno di aprile, il 5, del 1989, verso mezzogiorno, Giorgio esce dal lavoro per andare a pranzo.
Scorge vicino alla sua auto una Signora che gli pare lo stia aspettando. Lo colpisce la luminosità che proviene da questo Essere poiché il sole primaverile è alto in cielo.
La signora vestita di bianco
Avvicinandosi si rende conto che la Signora vestita di bianco è sospesa da terra. Lo saluta, gli dice di chiamarsi Myriam e lo invita a prepararsi a successivi incontri. Giorgio Bongiovanni è emozionato, ma sconvolto. Rientra a casa, racconta tutto a Lorella e si precipita al telefono per chiamare Eugenio Siragusa. Che lo tranquillizza spiegandogli che è stato visitato dalla Madonna.
Seguono nuove apparizioni, sempre più intense, fino a quando la Vergine invita Giorgio Bongiovanni a recarsi a Fatima poiché lì gli avrebbe dato un segno per tutta l’umanità.
A settembre, il 2, del 1989, Giorgio, accompagnato da due amici spagnoli, è in ginocchio sotto la grande quercia che domina la piazza del santuario.
Ha portato in dono rose rosse e attende, raccolto in preghiera. Come promesso la Madre Celeste lo chiama.
Giorgio, caduto in estasi, rivede il Sublime Essere che gli domanda se è disponibile a portare una parte della sofferenza di suo Figlio. Giorgio Bongiovanni accoglie l’offerta della Vergine e vede partire dal suo petto, adornato da una rosa bianca, due fasci di luce che vanno a colpire i palmi delle sue mani.
L’uomo cade all’indietro.
Gli amici presenti accorrono in suo aiuto e vedono formarsi sul dorso delle sue mani una sorta di rigonfiamento.
Rigonfiamento che piano piano si lacera. Come se un chiodo spingesse da sotto a sopra, per aprirsi in una profonda ferita che trapassa completamente i palmi.
I dolori sono lancinanti e il trauma spirituale profondo.
La benedizione delle stimmate.
Sono numerosi anche gli incontri con la gente comune che vuole conoscere la sua storia.
Molti gli credono, altri lo contrastano. Sopratutto per la sua posizione sempre più lontana dai dettami della Chiesa Cattolica che lo vorrebbe ubbidiente e sopratutto molto prudente. Prudente nella divulgazione di determinate verità che si discostano dalla dottrina ufficiale.
I messaggi che Giorgio riceve dal Maestro Gesù infatti contengono in sé elementi tanto semplici quanto rivoluzionari.
La reincarnazione, la vita nell’universo, la vera essenza della Chiesa, la legge evolutiva di causa-effetto.
I severi ammonimenti agli uomini violenti ed egoisti, i richiami contro le guerre e le crudeltà inflitte ai più poveri e ai più innocenti. Così come gli attacchi diretti ai dittatori e agli empi rendono il suo parlare piuttosto impopolare.
E’ di nuovo settembre, ancora il 2, del 1991.
Giorgio è a Porto S. Elpidio, nella sua casa.
Sanguina e il Signore Gesù gli mostra “due croci per l’umanità, una che redime, una che castiga”.
Nello stesso momento si formano nei suoi piedi due croci sanguinanti. E’ un nuovo trauma sia per lui che per la sua famiglia. Giorgio pensa si tratti di un segno temporaneo poiché teme di non poter più camminare e quindi assolvere al suo incarico.
Ma passano i giorni e le due croci assumono sempre più la stessa forma delle stimmate nelle mani. Sostenuto da Lorella e da altri amici si alza, con molta fatica riesce a muovere qualche passo, capisce che le ferite saranno permanenti.
Con le mani e i piedi segnati Giorgio Bongiovanni arriva a Mosca.
Forse per la prima volta nella storia un uomo religioso parla in diretta sul primo canale della televisione nazionale ad un pubblico di 150 milioni di persone.
In Russia
E’ aprile, il 2, del 1992.
La Russia è già stata sconvolta dal golpe militare che ha deposto il presidente Gorbaciov. Spazzando via probabilmente l’unica possibilità di una pacifica apertura verso l’Occidente. Giorgio rivolge alle autorità un appello affinché i capi del Cremlino non abbandonino la loro nazione nella corruzione e nel degrado.
Spiega che la Vergine Maria, nella seconda parte del messaggio di Fatima, aveva chiesto che la Russia venisse consacrata al suo Cuore Immacolato. Altrimenti avrebbe sparso i suoi errori per il mondo.
Impossibile non leggere nell’accorato richiamo il riferimento al pericolo nucleare che questa potenza in declino continua a rappresentare anche oggi.
In termini di armamenti in disfacimento e di svendita di materiale contaminante, così come alla diffusa criminalità organizzata che ricicla miliardi di dollari reinserendoli nel circuito mondiale.
In netto contrasto con l’iconografia classica del veggente intento in preghiere e guarigioni. Propagandata del potere ecclesiastico, le stimmate di Giorgio Bongiovanni sono un monito vivente che entra negli eventi della storia contemporanea spesso anticipandoli.
E’ il caso dell’Africa, un continente particolarmente caro a Giorgio. Per la profonda commozione che in lui suscitano la sofferenza e l’aristocrazia di questo popolo martoriato dalla miseria e dagli orrori della guerra e delle malattie.
Anche qui, a Kinshasa (ex Zaire), partecipa ad una trasmissione televisiva.
Il giovane stimmatizzato parla con umiltà, ma con estrema fermezza. Accusa il dittatore di allora, Mobutu, di salvaguardare i suoi soli interessi a scapito della sua gente.
Il fatto è di tale eclatanza che la trasmissione viene interrotta dall’incursione di alcuni soldati dell’esercito di repressione.
Uniti nel nome di Cristo
Durante il suo intervento invita tutti all’unione spirituale e umana al di là delle diversità culturali o religiose.
Religione infatti, dal latino religare, significa unire. Mentre le diverse Chiese hanno diviso gli uomini con le “sante” guerre che continuano a infuocare il mondo. Ed a causa della loro corruzione temporale hanno disgiunto l’essere umano dalla sua essenza spirituale relegandolo nella disperazione materiale.
Coniugare le forze positive in qualsiasi ambito si trovi ad operare è una delle priorità dell’agire di Giorgio Bongiovanni.
Fin dal principio della sua missione infatti cerca di mettersi in contatto con tutti i veggenti mariani. Si tratta di veggenti che hanno ricevuto messaggi di avvertimento così come è accaduto a lui.
Esortandoli a rivelare le profezie che la Vergine ha loro affidato in modo da avvertire i rispettivi popoli degli enormi rischi cui andavano incontro.
Tutti rispondono di essersi rimessi alle decisioni della Santa Madre Chiesa. Ubbidendo quindi alle disposizioni di silenzio imposte loro.
Eppure la Celeste Signora, a Medjugorie, aveva profetizzato la terribile guerra che da lì a non molti anni si sarebbe verificata in terra Jugoslava.
Così come in Africa, ai veggenti ruandesi, aveva predetto le atrocità del genocidio mostrando loro fiumi di sangue e montagne di cadaveri.
Difficile dire ora se tutto quel dolore poteva essere evitato. Semplicemente rispondendo all’appello accorato della Madonna che richiamava alla conversione e al pentimento tutti i suoi figli. Indistintamente, a prescindere dalla loro provenienza o etnia.
La stessa Suor Lucia Dos Santos, l’unica dei tre pastorelli di Fatima ad essere ancora in vita, ha delegato la rivelazione del Terzo Segreto al Vaticano. Che il 13 maggio del 2000 ne ha fornito una versione da molti giudicata parziale.
Lo speciale di Giorgio Bongiovanni
Al proposito Giorgio Bongiovanni pubblicherà uno speciale. Nello speciale fornirà una spiegazione dettagliata del messaggio così come lo ricevette egli stesso e un’interpretazione più completa della visione.
Proprio all’apparizione di Fatima si lega un altro aspetto fondamentale dell’esperienza di Giorgio Bongiovanni.
La Vergine infatti annuncierà l’imminenza della Terza Guerra mondiale causata dalla perseveranza dell’uomo nella sua condotta violenta, egoistica ed irresponsabile. Ella preannuncerà che “Esseri cosmici giungeranno sulla terra da lontani lidi dell’universo. Nel nome di Dio”.
E’ una rivelazione straordinaria di cui è a conoscenza anche Lucia. Che la scrisse di suo pugno in venticinque righe che ancora sono mantenute nel più assoluto segreto.
Il legame tra le apparizioni mariane e la visita di Esseri provenienti da altri mondi è avvalorata da tantissimi testimoni. Testimoni che raccontano di avere visto globi luminosi in cielo proprio in corrispondenza dello sguardo estatico del veggente.
Sono moltissime anche le prove filmate e fotografiche in questo senso.
Alcune delle quali risalgono a tempi antichissimi come dimostrano anche quadri del ‘500.
Giorgio Bongiovanni stesso, durante le prime esperienze, vede sia la Vergine che Gesù uscire da globi di luce. E tra i suoi messaggi ve ne sono moltissimi provenienti da Esseri Extraterrestri.
Tra i più importanti alcuni che concernono la visita del Cristo su altri pianeti. Dove, invece di essere crocifisso, è stato accolto da queste civiltà che per tanto sono state redente.
Sono, poi, quattro oggetti volanti luminosi a preparare il giovane stimmatizzato ad un ulteriore segno di sofferenza.
E’ luglio, il 26, del 1993. Ad Aurora, Uruguay, si apre sulla sua fronte, all’altezza del terzo occhio, una ferita a forma di croce. E’ la sesta stimmata.
Prima di fare ritorno a casa Giorgio Bongiovanni si ferma a città del Messico.
L’intervista con Jaime Maussan
Dove viene intervistato per la prima volta dal famoso giornalista messicano Jaime Maussan che sarà l’autore dell’unica videocassetta esistente sulla sua storia.
Giorgio, infatti, avendo piena fiducia del professionista, consente di venire sottoposto ad analisi e perizie ematologiche, psicologiche e psichiatriche.
Il risultato conferma il pieno equilibrio mentale dell’uomo. E diagnostica una sorprendente differenza nella velocità di coagulazione del sangue che fuoriesce dalle stimmate rispetto a quello venoso e nel profumo. Quello delle ferite emana una delicata fragranza di rosa.
Le ferite, nonostante le condizioni igieniche in cui Giorgio si è trovato durante i viaggi nel mondo, non hanno mai presentato alcuna traccia di infezione. E non sono mai state trattate con medicamenti o pomate.
Dopo la sanguinazione, l’unica protezione sono guanti, calzini di cotone e una garza sul costato.
I medici finora hanno ritenuto il suo caso inspiegabile. Da questo momento in poi Jaime Maussan sarà attento osservatore dell’esperienza di Giorgio Bongiovanni. Della cui validità si è fatto garante in tante trasmissioni televisive e radiofoniche da lui stesso condotte nel suo paese.
Nei tantissimi programmi e conferenze pubbliche internazionali in cui è invitato.
Nel settembre del 1993 si tiene a Nicolosi (CT) una riunione con tutti i rappresentanti dei centri Nonsiamosoli.
Centri che si sono andati istituendo nel mondo con il passare degli anni. In quell’occasione, Eugenio Siragusa consegna ufficialmente nelle mani del Figlio Spirituale la responsabilità della diffusione del messaggio universale. Messaggio di cui entrambi sono testimoni. Davanti a centinaia di persone, tra cui alcuni giornalisti,
E’ presente all’incontro anche Jaime Maussan.
Il quale, in occasione del congresso ufologico di San Marino che si tiene pochi giorni dopo, presenterà a Giorgio Bongiovanni l’antropologo tedesco Michael Hesemann.
L’inizio della nuova missione.
La conoscenza con questi due eminenti ricercatori, divenuti poi due cari amici, segna per lo stimmatizzato l’inizio di una nuova fase della sua missione.
Infatti Hesemann introduce Giorgio Bongiovanni nell’ambito della comunità ufologica internazionale. E per la prima volta, nel novembre 1994, partecipa all’International UFO Congress di Mesquite, Nevada.
Dove si riuniscono i migliori studiosi del fenomeno per presentare i risultati delle loro ricerche.
Il ruolo di Giorgio all’interno dell’ambiente è di spiegare l’implicazione spirituale della visita extraterrestre sulla Terra.L’ambiente per altro lo accoglie con favore e affetto,
Infatti fino a quel momento gli esperti di tutto il mondo si erano maggiormente concentrati sugli ufo. Nella raccolta e nell’analisi di documenti filmati e fotografici che comprovassero almeno la presenza di oggetti volanti non identificati nei cieli del nostro pianeta. Lo stimmatizzato offre un ulteriore punto di vista:
partendo dalla sua esperienza diretta di contattista. Può cominciare a spiegare chi sono, perché vengono e che cosa vogliono questi Esseri dalla tecnologia così superiore alla nostra.
Ogni anno Giorgio Bongiovanni verrà invitato, come relatore o ospite, all’annuale appuntamento. Appuntamento dove ormai, oltre all’entusiasmo dei partecipanti per la sua straordinaria esperienza, è considerato uno stimato esperto. Gli ottimi rapporti di amicizia con tanti ricercatori permetteranno a Giorgio di creare un archivio immenso di reperti visivi di comprovata validità.
Il 28 ottobre 1994 insieme a Michael Hesemann Giorgio Bongiovanni parla alle Nazioni Unite.
Invitato dalla SEAT (Society for Enlightment and Transformation), e interviene sul tema “Dialogo sull’universo:
l’incidenza del contatto extraterrestre nell’evoluzione umana”. Intanto gli eventi incalzano esattamente nella direzione contraria agli amorevoli richiami della Vergine e di questi Esseri.
Scoppia la guerra in Ruanda e la Francia.
Con gli esperimenti nucleari negli atolli polinesiani, rilancia la corsa agli armamenti letali. Seguiranno infatti i test atomici di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord.
Gli anni ’95 e ’96 vedono Giorgio Bongiovanni continuamente impegnato all’estero. Ed anche in Italia comincia ad acquisire una certa notorietà.
Viene invitato in diverse trasmissioni televisive sia sui canali statali che su quelli privati. Il suo messaggio fa scalpore. Anche perché vi sono sia i segni delle stimmate che i numerosi documenti raccolti da Giorgio nei vari viaggi a supportare le sue tesi.
Filmati spettacolari e fotografi e incredibili. Vi sono testimonianze autorevoli di militari, piloti, astronauti e scienziati di fama provata. Vengono diffusi dal giovane stimmatizzato e dal suo gruppo di collaboratori tramite la rivista Nonsiamosoli. Inoltre vi saranno alcuni documentari video.
Proprio in un ciclo di conferenze in Italia gli viene presentata Paola Giovetti,.Si tratta di un nota scrittrice che si occupa da anni di spiritualità. Con Paola nascerà una sincera e produttiva amicizia. Amicizia che sfocerà nella realizzazione dell’unico libro esistente sulla storia di Giorgio. (La straordinaria esperienza di Giorgio Bongiovanni, Ed. Meditterranee 1997).
Giorgio però non ha dimenticato i più indifesi e i più deboli.
Nell’agosto del 1996 organizza a Porto S. Elpidio una riunione con amici e simpatizzanti. Lo scopo della riunione è quello di raccogliere fondi da destinare ad una piccola comunità africana.
Con quanto ricavato prenderà in affitto un piccolo appezzamento di terreno. In modo da consentire a questi fratelli di sfamarsi e di rendersi indipendenti.
In Africa si reca personalmente a portare gli aiuti. Lì incontra, oltre alle centinaia di persone che chiedono la sua benedizione, il leader dell’opposizione congolese Bernard Kolelas A cui offrirà il suo sostegno contro il dittatore del momento.
Arriva ancora una volta settembre
Il 2, del 1996.
Giorgio compie 33 anni. Nella sua città natale, a Floridia, presso la casa di suo fratello Filippo, vive un nuovo miracolo. Sanguina dalla corona di spine e versa lacrime di sangue. L’impatto emotivo per familiari e amici è forte.
Lorella, però, con incredibile presenza di spirito riesce a riprendere l’evento con una videocamera amatoriale. Riavutosi dalla grande sofferenza Giorgio racconterà di avere avuto una visione drammatica degli eventi futuri. Racconta di essere ora giunto ad una più piena consapevolezza della sua missione.
La visione è apocalittica. Il messaggio di Gesù promette Giustizia per i pargoletti della Vita e per la Madre Terra in agonia.
Ben presto Giorgio Bongiovanni riparte alla volta dell‘America sia del Nord che del Sud, Messico, Europa e ancora Russia.
Qui la situazione politico-economica è precipitata.
Il Presidente uscente Eltsin ha ridotto il paese sul lastrico. Per cui la corruzione dilaga incontrollata così come la povertà e il degrado.
Giorgio, memore delle parole della Madonna, non può che constatare la disfatta della Santa Madre Russia. Che tuttavia, proprio per il mistico legame con la sua opera, gli consente di conseguire un risultato straordinario.
Dopo anni di lavoro, infatti, riesce ad ottenere un incontro con una delegazione militare russa. Delegazione capeggiata dal generale a tre stelle G.Rescetnikov e composta da referenti del generale. Include studiosi del fenomeno UFO e da un agente speciale di quello che una volta era il KGB.
Davanti alle telecamere un militare in carriera ammette di essere a conoscenza dell’esistenza di civiltà aliene e di studi militari in merito. Studi che si sono occupati del fenomeno per conto del governo russo. Per la prima volta nella storia accade un evento similie.
L’incredibile proposta a Giorgio Bongiovanni
In seguito fa poi a Giorgio un’incredibile proposta. Gli chiede se è disponibile a diffondere nel mondo alcuni reperti fotografici e filmati custoditi all’interno della base. Proposta che Giorgio accetta immediatamente.
Con la sua équipe infatti realizzerà un filmato. Che, tradotto anche in inglese, sarà mostrato ovunque. La Russia in effetti si rivela essere per lui una fonte inesauribile di documentazione eccellente.
Testimonianze dirette di astronauti come il generale a tre stelle Kovalenok che disegna per Giorgio l’oggetto volante che ha avvistato durante una delle sue missioni spaziali. O il cosmonauta Krikaliov che racconta di essersi sentito osservato come da una presenza femminile durante il suo viaggio in orbita. Ed ancora il generale Aksenov che addirittura, dopo aver visitato il cosmo, ha fondato “La società spirituale russa”.
E così ha spiegato la sua opinione sull’esistenza di esseri extraterrestri:
“Un contatto non solo ci sarà, ma è necessario se vogliamo che l’umanità abbia un futuro”.
E moltissimi altri ancora. Grazie a questa speciale entratura nell’ex Unione Sovietica Giorgio Bongiovanni fornisce alla ricerca ufologica delle prove assolutamente uniche. Prove che gli valgono sempre più notorietà proprio nella potenza storicamente opposta.
Anche negli Stati Uniti infatti viene ospitato da diverse reti televisive tra le più famose.
La gente lo ascolta attentamente. L’incontro con diverse culture è un evento naturale per Giorgio che si rende disponibile a parlare a tutti i popoli.
Viene anche chiamato dalla tribù indiana dei Lakota-Dakota. E’ invitato a partecipare ad un congresso a Sioux-Falls, nel South Dakota. L’intesa tra il giovane stimmatizzato ed i pochi capi indiani rimasti a custodire l’antica sapienza della razza rossa è immediata.
La rivelazione
Dopo avergli reso gli onori riservati ad un ospite illustre gli fanno una rivelazione. Rivelano che i loro antichi padri tramandarono di generazione in generazione la conoscenza portata loro dai fratelli delle stelle. Fratelli che hanno da sempre accompagnato il cammino dell’uomo.
Un’altra conferma al messaggio di cui Giorgio è ambasciatore. Messaggio che trova radici nelle tradizioni più remote dei popoli che per primi hanno abitato il grande continente.
Popoli come i Maya e gli Aztechi le cui abilità astronomiche e matematiche lasciano esterefatti ancora oggi gli studiosi. Settembre, il 2, del 1997.
Ancora sangue, ancora lacrime per questa umanità che scivola sempre più velocemente verso il punto di non ritorno. Giorgio Bongiovanni sa di non avere molto tempo a disposizione. E lavora instancabilmente e incessantemente.
Vola fino in Australia, ospite di una cara amica Glennys Mackay che si preoccupa di organizzare diversi appuntamenti.
Il proverbiale distacco anglosassone viene superato dall’universalità dei concetti. Concetto che proprio nel corso di quest’anno Giorgio raccoglie in un breve saggio che prende il titolo di Nuova Teologia.
Si tratta della rivisitazione dei dogmi cristia. Dogmi basati sull’interpretazione data dalle chiese del vecchio e del nuovo testamento. E soprattutto del superamento di tali concetti grazie all’introduzione di una filosofia cosmica.
Filosofia che nasce dal principale assunto che non siamo soli nell’universo. Cioè che l’Intelligenza Divina Onnicreante, sia essa chiamata Dio o Spirito Santo, ha generato la vita in tutto l’universo.
E che ci sono razze abitanti su altri pianeti e anche in altre galassie la cui origine risale a molti miliardi di anni prima della nostra creazione. Sono diverse le razze che ci visitano a seconda del grado di evoluzione. E sono coordinate da Esseri purissimi. Il cui corpo è composto interamente di luce pulsante così come i mezzi che utilizzano per viaggiare nel cosmo.
La diffuzione del mondo delle foto del di Carlos Diaz
A riprova di questa strabiliante realtà Giorgio Bongiovanni diffonde nel mondo le fotografie scattate da un contattato messicano.Si tratta di Carlos Diaz, la cui nitidezza delle immagini illustra perfettamente la consistenza luminosa di queste astronavi.
Così come le scoperte galileiane rivoluzionarono la visione dell’uomo sotto tutti i punti di vista. La concezione di fare parte di un progetto creativo immenso di cui non siamo che una minuscola espressione ancora in via di perfezionamento potrebbe stravolgere completamente l’ordine precostituito. Ordine voluto e gestito da pochi, non certamente per il bene e il progresso di tutti.
E’ per questa principale ragione che Governi e grosse Istituzioni religiose negano le prove di questa civiktà. I cui interessi sono ormai identificabili con quelli delle potentissime multinazionali internazionali che determinano l’economia mondiale.
Il loro messaggio di Giustizia, di Equità e di Fratellanza e la netta superiorità tecnologica dei mezzi di cui dispongono che consentono loro di viaggiare nel cosmo. Ma rappresentano agli occhi dei potenti una minaccia.
Di qui le campagne di scredito a base di film che presentano gli extraterrestri come invasori crudeli e di false informazioni. Informazioni infiltrate negli ambienti di ricerca per creare confusione sia tra gli studiosi sia tra coloro che si sono mostrati sensibili a questo tema.
Giorgio Bongiovanni prosegue i suoi viaggi tra la gente. A cui spiega questa intima connessione tra il Cristo, la sua Seconda Venuta promessa e il contatto con civiltà aliene.
Il messaggio di Cristo
Il messaggio Cristico è sempre lo stesso: ama il prossimo tuo come te stesso.
Su altri pianeti questo sacro comandamento è stato compreso e realizzato. Consentendo così l’evoluzione di civiltà pacifiche e progredite in equilibrio tra scienza e spirito.
E per questo in grado di viaggiare attraverso lo spazio e il tempo per raggiungere pianeti ancora arretrati come il nostro e assisterli nel loro travaglio evolutivo.
Il contatto avverrà in ogni caso
Ed è per questo che questo contatto avverrà, sia in tempo di pace che in tempo di guerra. Avverrà sia nell’equilibrio sia nel caos climatico che comunque segnerà il passaggio del Pianeta Terra dalla terza alla quarta dimensione. Ed avverrà a prescindere dall’eventuale assenso dei nostri governanti < precisano questi Esseri nei vari comunicati affidati a Giorgio >
Sempre nel 1997 Giorgio Bongiovanni fonda la casa editrice Nonsiamosoli Video.
Che si occuperà di produrre documentari e di editare le riviste TERZOMILLENNIO e UFO la visita extraterrestre distribuite nelle edicole italiane.
La strada che ha portato Giorgio a questi risultati non è stata affatto semplice, ma, al contrario, lastricata di mille difficoltà e sofferenze.
La ferita più profonda, che mai troverà sollievo, è la separazione dal suo Padre Spirituale Eugenio Siragusa.
Divergenze di metodologia dovute sostanzialmente alle scelte intraprese da Giorgio . Molti non comprendono il delicato passaggio. Il messaggio non va solo divulgato, deve essere vissuto con forza e coerenza, non importa il prezzo. Per farlo l’impegno richiesto è assoluto e totale.
Questa ferma presa di posizione costa a Giorgio Bongiovanni la perdita di tanti sostenitori in Italia e all’estero. i sostenitori lo accuseranno di avere fallito il suo programma.
Nonostante il fardello sempre più gravoso lo stimmatizzato prosegue il suo cammino.
Nel maggio del 1998 la rivista TERZOMILLENNIO viene pubblicata, Con il sottotitolo “verso l’Antropocrazia”, ovvero il “Governo dell’uomo”.
Il filosofo Nicolò Giuseppe Bellia
A coniare questo termine è Nicolò Giuseppe Bellia. E’ un filosofo dei tempi moderni che teorizza la messa in pratica di alcune riforme legislative ed economiche tali da consentire l’instaurazione di un governo più equo.
Giorgio accoglie con entusiasmo il progetto antropocratico facendosene promotore. Poiché di fatto rappresenta una possibilità di concretizzare i principi universali di giustizia e uguaglianza cui si ispira il messaggio.
Nemmeno in questa sua apertura verso un’opera in tutto simile a quella da lui servita gli saranno risparmiate aspre critiche.
Settembre, il 2, 1998.
Fonte ed approfondimenti .giorgiobongiovanni.
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