George Adamski contattista di origini polacche.
L’esperienza:
Palomar Gardens
California
Di origine polacca George Adamski fu uno dei primi americani ad affermare di avere contatti con gli extraterrestri. Altre persone come Adamski hanno affermato di aver avuto incontri con alieni o extratterestri. Queste persone presero il nome di “contattisti”. George Adamski è nato il 17 aprile 1891 e deceduto il 26 febbraio 1965.
Nella zona in cui abitava George Adamski, Palomar Gardens, vi erano frequenti avvistamenti Ufo e questa sua passione per gli Ufo lo spinse a cercare un “contatto” con loro. Proprio recandosi di persona sui luoghi dove erano stati segnalati avvistamenti.
Egli ritiene di aver avuto nel novembre 1952 un “contatto”, un incontro ravvicinato, con un extratterestre nel deserto californiano Desert Center. Era descritto come un alieno molto bello e biondo proprio uguale ad un umano proveniente dal pianeta Venere che si faceva chiamare Orthon.
Orthon comunicava con Adamski telepaticamente e gesticolando. Ma Orthon era un pledaiano? Sei testimoni si trovavano sul posto con Adamski a distanza di un chilometro circa assistendo al contatto tramite binocoli.
Adamski avrebbe scattato delle fotografie il 13 dicembre 1952 alla navicella descritta come una grande astronave a forma di sigaro che l’alieno utilizzava come mezzo di trasporto.
Negli anni ’50 afferma di aver viaggiato nello spazio con gli alieni su di un’astronave madre ed avrebbe fotografato l’interno delle loro astronavi e ne avrebbe filmata una a Maryland. Davanti alla testimone Madeleine Rodeffer, impiegata governativa, in seguito avrebbe parlato con gli alieni che avrebbero rivelato ad Adamski l’origine dell’umanità, gli umani sarebbero discendenti di una popolazione aliena ma relegati sulla terra.
George Adamski contattista di origini polacche.
Adamski afferma di aver visitato i pianeti Marte e Venere e di aver parlato con le persone a lui care defunte.
Avrebbe incontrato Papa Giovanni XIII in punto di morte, due giorni prima della sua scomparsa ed avrebbe ricevuto una medaglia d’oro del Vaticano di grande valore dalle stesse mani del Papa morente.
Egli ha partecipato a numerose conferenze ed ha scritto numerosi libri sulla sua esperienza. Nel libro Flying Saucers Have Landed, con la collaborazione di Desmond Leslie, noto ricercatore, descrive la sua esperinza.
Verità o bugia?
L’esperienza di Adamski e la sua descrizione presenta numerosi punti oscuri. La sua esperineza è molto dibattuta ma è uno dei casi di Contattismo meglio documentati.
Durante il suo viaggio nello spazio Adamski nota il buio totale guardando nello spazio dall’interno della navicella e nota un effetto otticco di luci che si muovono un pò ovunque. Effetto che lui chiama “lucciole”, anni dopo l’astronauta John Glenn sulla capsula spaziale Mercurio IV descrive un fenomeno analogo. Si deduce che Adamski non poteva essere a conoscenza dell’effetto ottico che si crea viaggiando nello spazio.
Adamski racconterà che il lato oscuro della luna è ricco di vita con città abitabili dagli esseri umani, anche Venere viene descritta da Adamski come pianeta ricco di città, vegetazione ed acqua, visitata di persona da lui nel 1961 con un viaggio nello spazio.
Adamski descrive la superficie lunare esattamente come Neil Amstrong nel 1969 la descriverà dopo lo sbarco sulla Luna.
Il contatto con il Papa
Riguardo al contatto con Papa Giovanni XIII il Vaticano nega ogni incontro con Adamski e nega di aver mai donato un oggetto al contattista. In seguito verrà dimostrato che la medaglia di Adamski altro non era che un souvenier acquistato in una bancarella a Roma prodotta da una ditta di Milano, privo di alcun valore. Ciò spiega perchè l’ggetto si trovava in una comune scatola in plastica.
Il filmato girato in presenza di Madeleine Rodeffer ritrare un oggetto non identificato.
Il filmato è stato analizzato da un noto fisico ottico, William Sherwood,a New York presso i laboratori della Eastan Kodak, Sherwood affrema che non è un falso. Marc Hallet invece afferma che la pellicola sia una pellicola sovrappposta e su questo filmato ha prodotto un libro. che è intitolato George Adamski di Marc Hallet Michel Moutet, Regusse, France, 1983 in cui analizza il video.
Le numerose foto scattate da Adamski sono controverse, alcune sono clamorosamente dei falsi. Mentre altre invece non sono state riconosciute come falsi, di seguito alcune immagini scattate da Adamski.
George Adamski contattista di origini polacche.
La foto dell’astronave pubblicata da Michael Hesseman nel 1990 è l’ultima immagine pubblicata di Adamski. Forse l’immagine secondo Marc Hallet ha subito numerosi ritocchi.
Il caso di George Adamski che sia verità o bugia rimane sempre uno dei “Padri” dei casi di contattismo.
Approfondimenti:
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