Machu Picchu la città perduta degli Inca
Machu Picchu (che significa vetta antica in spagnolo) si trova in Perù, nel Parco Archeologico di Machupicchu (noto come Santuario Storico). Si trova nella foresta amazzonica ed è detta la città perduta degli Inca.
E’ situata a 112.5 km a nord-est della città Cusco (o Cuzco o Qosqo fu la capitale dell’impero inca), a oltre 2.350 metri di altitudine, la sua estensione raggiunge quasi un chilometro.
La città è di origine Inca, la valle sacra è chiamata valle di Urubamba, in cui scorre il fiume Wilkamay o Willka Mayu ( Fiume del Sole o fiume sacro. Il fiume deve le sue origini al nevaio Willkan Uta (Casa del Sole o casa sacra)).
La valle è composta da una fitta vegetazione che ricopre dirupi e da alte montagne la circondano, spesso avvolta dalla nebbia, la città è invisibile all’occhio di chi guarda dal fondovalle. Una strada lastricata all’epoca conduceva alla città perduta.
La città è tutt’ora ricoperta da una fitta vegetazione, animali selvatici, pericolosi e velenosi che si trovano nella zona e le sue rovine mostrano una città intatta, con fini rifiniture e circondata da mura di oltre 5 metri. Profondi dirupi circondano la città che è una vera e propria città-fortezza pertanto inespugnabile.
Machu Picchu, la città perduta degli Inca
Machu Picchu è la città perduta degli Inca in quanto è rimasta celata agli occhi della stragrande maggioranza dell’umanità per centinaia di anni per oltre quattro secoli. E’ stata scoperta agli inizi del ‘900. Più precisamente il 24 luglio del 1911 Hiram Bingham lo scoprì la città ed è un’ esploratore appassionato del campo archeologico.
Bingham stava effettuando delle ricerche su un altra mitologica città Vilcabamba forse un probabile rifugio di inca ribelli. La popolazione lo informò riguardo a delle rovine in zona, sulla cima del monte Machupicchu.
Un bambino forse rivelò a Bingham l’esistenza delle rovine e condusse Bingham sul posto.
Bingham era convinto che “La città perduta degli Incas” fosse Vilcabamba però si sbagliava aveva scoperto un’altra città che chiamò Machu Picchu. Il 31 ottobre 1912 Bingham ottenne il permesso di effettuare scavi dalle autorità peruviane da cui poteva prelevare del materiale per portalo in America. Dopo 5 anni di lavoro la struttura fu completamente deforestificata e Bingham assegnò il nome ai quartieri della città.
Le cronache del XVI secolo e dei conquistadores non hanno mai testimoniato la presenza di questa città.
Machu Picchu la città perduta degli Inca
La città è un’opera di altissimo valore architettonico ed è stata costruita in zone impervie e non è chiaro con quale mezzi.
Numerose strutture sono a carattere religioso, altari in pietra si trovano al suo interno, oltre a lunghe scalinate, acquedotti, case, osservatori, piazze, templi, torri di avvistamento e un orologio solare, la rendono una città unica.
Una particolarità è ritrovabile nella cura con cui sono state effettuate determinate opere architettoniche, probabilmente più erano importanti più erano ben rifinite.
Non è una città convenzionale è costruita su di uno sperone di roccia e la città è composta da diverse unità abitative anche a diverse latitudini.
La città è suddivisa in due zone pricipali: la zona agricola e la zona urbana.
Intiwatana, “la pietra a cui si lega il Sole” è legata a culti astronomici ed è il monumento più noto della città.
Intiwatana è collocato su di una specie di piramide a gradoni, i suoi quattro angoli sono rivolti a quattro montagne:
- nord: Huayna Picchu
- sud: Salcantay (6.271 m),
- ovest: picco del Pumasillo
- est: la Veronica
Un altro importante monumento è un lastrone orizzontale lavorato a forma di puma e si trova nei pressi dell’ Intiwatana.
Il Torreon è un altro importante edificio semicircolare sacro costruito con particolari singolari. Questa è la costruzione realizzata con maggior eleganza, cura e maestosità di tutta la città.
I miti di Machu Picchu la città perduta degli Inca
Le mura di Machu Picchu sono state costruite unendo le pietre l’una all’altra senza l’utilizzo di cemento o altro materiale.
Sono nati dei miti al riguardo:
- Il mito di Kak`aqllu, un uccello che era in grado di ammorbidire le pietre, ma che forse per un ordine superiore si strappò la lingua.
- “Il pito” era un altro uccello che utlizzava un erba rossa, un erba “magica”, in grado di dissolvere la pietra, erba che questo piccolo uccello utilizzava strofinandola con il becco sulle rocce ammorbidendole per crearsi il nido. Di questa erba rossa divenuta un mito in grado di dissolvere la pietra Peter Tompinks, un ricercatore, sta cercando di dimostrare la sua esistenza.
Le origini della città Machu Picchu, la città perduta:
- Si tratta di un santuario nascosto?
Era un Aclla Huasi? L’ Aclla Huasi è un santuario dedicato alle Sacre Vergini Del sole ovvero giovani donne votate agli dei.
La popolazione di Machu Picchu, di circa mille abitanti, in base ai resti umani ritrovati, era composta dall’80% da donne.
Poteva essere quindi una città amministrativo-religiosa?
- Una fortezza utlizzata per controllare l’arrivo dei nemici?
Le costruzioni all’interno della città non avvalorano questa ipotesi. La città è troppo ben rifinita. Ma d’altro canto poteva essere un “segreto militare” ben custodito ed inaccessibile.
- Una residenza personale del nono inca Pachacuti (1438-1471)?
Poteva essere una sorta di residenza stagionale di questo re. Pachacuti fu il primo re ad estendere i suoi domini oltre questa valle. Oppure poteva essere dimora occasionale del sacerdote di Cuzco ed il suo seguito? Le rifinuture della città sono molto precise nei particolari, in special modo nei monumenti religiosie potrebbe essere avvalorata quest’ ipotesi.
- E’ Machu Picchu una città osservatorio?
Poteva essere una città in cui si effettuavano studi astronomici?
Nella città vi erano vere e proprie scuole, con aule adibite allo studio degli astri.
A Machu Picchu si praticavano riti, effettuati anche dagli Amautas sacertodi con elevate conoscenze dei meccanismi celesti come equinozi e solstizi.
Gli inca non erano a conoscenza della scrittura e si basavano sulla loro conoscenza. Vi era un forte legame tra la vita terrestre e gli astri. Tutta la vita ruotava intorno a questo legame mistico.
- Costruita così in alto per avere un contatto ravvicinato con le divinità non terrestri?
Un contatto, forse ricercato dal sacerdote, dalle vergini sacre dette Aqqla, più vicino al cielo quindi più vicino alle divinità del cielo?
Una base aliena?
Machu Picchu era una base aliena?
Vi sono teorie di ufologi che sostengono che la costruzione della città sia antecedente la popolazione degli incas.
Potrebbe essere opera di extraterrestri? Il punto in cui è stata costruita la città è raggiungibile solo per via aerea e difficoltosa da raggiungere con altri mezzi.
Il trasporto delle pesanti e voluminose pietre necessarie alla costruzione dei locali della città è sicuramente stato molto difficoltoso per una popolazione che non conosceva ancora l’utilizo della ruota. Le pietre erano levigate con tecniche che non potevano essere conosciute all’epoca.
Peter Kolosimo afferma che gli enormi trapezi che si intravedono nella città potevano essere piste di atterraggio per astronavi aliene. Kolosimo ha spesso affermato che la popolazione locale della città ha avuto in passato contatti con gli extraterrestri.
Questa è la teoria meno accreditata sulle origini della città.
Perchè fu abbandonata?
Perchè Machu Picchu fu abbandonata a se stessa? Numerose teorie si accavallano sul perchè dell’abbandono di questa città.
- Fu abbandonata in seguito ad una catastrofe naturale? Non vi sono segni che alcuna catastrofe naturale possa aver indotto gli abitanti di Machu Picchu ad abbandonare la città.
- Sacrilegio di tipo religioso? Potrebbe essersi svolto un sacrilegio nella città da parte di sacerdoti. Garcilaso de la Vega, un cronisca dell’epoca afferma che secondo la tradizione inca, chiunque avesse avuto rapporti carnali con le Sacre Vergini Del sole ( giovani donne votate agli dei) avrebbe pagato il crimine con la morte di se stesso e di tutta la sua famiglia, della sua comunità del suo bestiame. Inoltre il luogo in cui risiedeva sarebbe stato soggetto ad una maledizione con conseguente abbandono del posto.
I rituali
Inti, il dio del sole era venerato dalla popolazione inca locale. Il culto del sole era una tradizione radicata nella popolazione locale, che aspettava il sorgere del sole tra Intipunku detto anche antisuyu e “la porta del Sole” un varco di roccia granitica in linea perfetta con il sorgere del sole. I sacerdoti erano pronti per celebrare un rituale in suo onore. Il compito dei sacerdoti era quello di bilanciare le forze negative create dall’uomo stesso nella vita terrena con forze di origine soprannaturale e legate agli astri.
Willka è il termine con cui si indica il Sole degli aymará.
Nella tradizione inca l’universo è suddiviso in cielo, terra ed inferi.
Il tesoro della città perduta:
La città di Machu Picchu non mostra segni di saccheggiamento da parte di ignoti, ma non è stato ritrovato nulla in oro o in altri metalli. questo è un segno che la città non è stata abbondata in fretta.
Secondo le credenze inca l’oro nasceva dalle lacrime e dal sudore dell’astro. Gli inca davano molto valore a questo metallo. Non è stato ritrovato nulla che dimostrasse la presenza di oggetti in oro nella città anche se spesso questo materiale era utilizzato nei rituali.
Teorie affermano che si potrebbero celare le mummie dei sacerdoti dette anche I’llapa, che significa lampo, sul monte Huayna. Picchu è spesso colpito da fulmini, con l’oro e i loro ricchi tesori.
Il sito archeologico fa parte del Patrimonio dell’umanità stilato dall’Unesco. La città Machu Picchu è stata proposta come una delle sette meraviglie moderne.
Curiosità:
Il poema di Pablo Neruda, Le altezze di Macchu Picchu è ispirata alla città di Machu Picchu.
La città Vilcabamba
Hiram Bingham nel 1911 si è imbattuto nella foresta di Espíritu Pampa nelle rovine della città di Vilcabamba. Non diede importanza al ritrovamento in quanto nello stesso periodo egli aveva portato alla luce le rovine della città di Machu Picchu credendo erroneamente che Machu Picchu fosse la stessa Vilcabamba. Negli anni 60 Vilcabamba fu riconosciuta dagli esploratori Antonio Santander e Gene Savoy.
Vilcabamba è situata a 130 km ad ovest della città di Cuzco, mentre Machu Picchu è situata a circa 112.5 km da Cuzco.
Vilcabamba è stata fondata nel 1539 da Manco Inca ed è stata l’ultimo rifugio dell’Impero Incas fino all’anno 1572. Cadde per mano degli spagnoli, bruciata dagli stessi.
Conclusioni:
La città è visitabile da chi si reca in loco con appositi tour informativi previo acquisto di un biglietto e Macchu Picchu è una delle mete turistiche più famose al mondo.
All’interno di una grotta vi è un tempio ma non è raggiungibile dai visitatori. Quando un turista si trova nella città è improbabile non si chieda se ci può essere altro da scoprire nascosto nella folta vegetazione che circonda la città crescendo in fretta.
Gli archeologi hanno dimostrato che la maggior parte di Macchu Picchu è costruita sotto terra.
E’ impossibile emulare la costruzione della città ai nostri tempi ed è un mistero capire come fu possibile all’epoca costruire la città.
Dall’alto da maggio a luglio è possibile scorgere un volto umano composto dalle montagne: è il famoso volto di Macchu Picchu.
Curiosità:
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