Azzurrina il fantasma del castello di Montebello, Rimini.
Rimini in Emilia Romagna è una città molto nota grazie alla sua posizione sul mare. La città è meta turistica molto apprezzata da italiani e stranieri per il mare ed i divertimenti diurni e notturni.
Ma tra le attrazioni turistiche vi è un castello ricco di mistero su cui vi è una leggenda.
Il castello si trova a Montebello di Torriana del comune di Poggio Torriano e la leggenda narra la storia della bambina Guendalina Malatesta nota come Azzurrina.
Azzurrina il fantasma del castello di Montebello, Rimini.
La leggenda di Azzurrina.
La leggenda racconta la storia di Azzurrina, una bambina nata albina figlia di Uguccione o Ugolinuccio di Montebello nel XVII secolo nel 1370.
Nascere albini all’epoca era considerato un evento molto strano a cui venivano attribuiti anche sinistri presagi di carattere satanico. Per questo motivo Azzurrina era obbligata a rimanere isolata dalla società e suo padre era costretto a farla sempre controllare a vista da due guardie.
Il controllo perenne della bambina era necessario anche per evitare eventuali aggressioni nei suoi confronti da parte di persone che non la desideravano perché considerata per l’appunto al pari di una figura demoniaca.
La madre di Azzurrina, Costanza, per ovviare al colore bianco dei capelli della figlia li tingeva di nero. All’epoca i capelli venivano tinti con pigmenti di origine naturale che sul capello albino non riuscivano però ad attecchire correttamente. La tinta non colorava di un nero reale i capelli di Azzurrina ma ottenevano un colore azzurro tendente al verde con riflessi azzurri. Dai suoi capelli quasi azzurri e gli occhi del medesimo colore la bambina ebbe il soprannome di Azzurrina.
Azzurrina il fantasma del castello di Montebello, Rimini.
Azzurrina era costretta a compiere ogni cosa da sola, non poteva avere amici e giocava sempre in solitudine. Un giorno mentre giocava con una palla composta da stracci durante un temporale ne perse il controllo e la stessa cadde nella scala che portava alla ghiacciaia sotterranea del palazzo.
La ghiacciaia era protetta da una botola.
Il fato volle che in quel momento Azzurrina era sola, le guardie erano distratte, e la bambina entrò nella ghiacciaia da sola. Le guardie udirono un grido della bambina, ma una volta giunti sul posto Azzurrina era scomparsa. Della bambina non trovarono nessun segno del suo passaggio, anche il suo corpo e la palla di stracci non furono mai ritrovati nonostante l’accesso alla ghiacciaia era uno solo. L’età precisa di Azzurrina non è nota si suppone sia tra i cinque e i sette anni.
Ogni cinque anni la leggenda vuole che si senta la voce di Azzurrina echeggiare nel castello di Montebello e che anche il suo fantasma si aggiri tra le mura. Sempre secondo la leggenda è possibile “vedere” e “udire” il fantasma di Azzurrina il giorno del solstizio d’estate il 21 giugno. Il 1375 è l’anno in cui Azzurrina è morta.
La teoria dell’adulterio
Non è da escludere che Azzurrina in realtà non fosse la reale figlia di Uguccione. Questa teoria afferma che Uguccione fosse un dongiovanni e la moglie una donna di facili costumi. Quindi dato che nella famiglia nessuno era albino e nessuno aveva i capelli chiari Azzurrina potrebbe essere figlia di un adulterio da parte della moglie di Uguccione. Azzurrina secondo questa teoria aveva i capelli biondi non bianchi.
Per l’uomo sarebbe stato un disonore da tenere nascosto, anzi il colore azzurro dei capelli della piccola erano più plausibili dei capelli biondi. L’ uomo affermava che i capelli stavano diventando neri da biondi. La bambina divenne un probabile ostacolo da eliminare dalla sua vita. Uguccione visse con la moglie in attesa di un figlio maschio che ebbe infine da una concubina. Dopo la morte della bambina Uguccione ha ripudiato la moglie rinchiudendola nel castello di Gradara fino al giorno del suo assassinio.
Una coincidenza?
La ristrutturazione del castello.
Infine i primi veri riferimenti alla leggenda di Azzurrina risalgono al 1989 nel periodo in cui il castello fu ristrutturato e aperto al pubblico a pagamento. È possibile certi giorni dell’anno con una guida visitare il castello di notte.
Il castello è diventato molto noto ed è diventato un monumento nazionale italiano.
Sono molti i cacciatori di fantasmi che provano a registrare la voce di Azzurrina o perlomeno a dimostrare l’esistenza di un’entità nel castello. Effettivamente delle registrazioni sono andate a buon fine e i turisti le possono ascoltarle in loco ed è possibile trovarle in Internet.
Di seguito le registrazioni di Azzurrina negli anni in un video su YouTube.
I folletti di Montebello.
Nonostante tutte le supposizioni sulla veridicità o meno della leggenda di Azzurrina il borgo è ricco di tradizioni. Folletti e fate si fanno sentire di notte con pianti e inquietanti rumori.
Conclusioni:
Della leggenda di Azzurrina non vi è alcun cenno storico che ne comprovi l’ effettivo svolgimento.
La storia della bambina è stata tramandata sempre oralmente anche il nome della bimba originariamente sembra sia stato Adeline, forse un diminutivo di un nome come Adele? Un parroco scrisse un documento scritto per la prima volta in cui raccontava la storia di Adeline. Ma di questo documento non vi è alcun riscontro nella realtà.
Approfondimenti:
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