Il Demone di Dover una creatura degli alieni
Il Demone di Dover è stato avvistato la prima volta nella città di Dover nello stato del Massachusets negli Stati Uniti d’America. Dover si trova nella contea di Norfolk ed è una cittadina con circa 6000 abitanti. Questa creatura è stata avvistata molte volte.
Il 21 e il 22 aprile del 1977 il Demone è apparso per la prima volta nella città di Dover. In seguito tra il mese di aprile e settembre del 1977 nei pressi di torrenti e fiumi fu avvistato il mostro di Dover ufficialmente altre 54 volte.
Nessuno dei testimoni che ha avuto la possibilità di incontrarla in quel periodo ha cercato guadagno facile dall’insolito evento.
La mancata speculazione sugli avvistamenti della creatura e le descrizioni pressoché identiche della creatura in questione hanno dato vita a un mito. Mito che secondo i criptozoologi non lo è affatto, per gli ufologi si trattava di una creatura reale, forse di natura aliena. Per questo motivo il Demone di Dover è diventato sempre di più un caso ufologico meritevole di studi e ricerche.
La descrizione del Demone di Dover:
Il Demone di Dover è descritto come una creatura bipede, più minuta rispetto ad un uomo adulto alta circa 1.20 metri, sarebbe innocua per le persone in quanto timida e schiva. L’ habitat ideale per il Demone sono i luoghi dove è presente acqua come fiumi e fossati. I testimoni hanno tutti effettuato una descrizione molto similare di questa strana creatura avvistata nei pressi di luoghi con la presenza di acqua.
Il Demone è stato descritto con il viso allungato senza orecchie e naso con occhi luminosi o verdi o arancioni. La sua pelle liscia sarebbe di colore marrone scuro come quella di un pesce, forse squamosa. Le braccia del Demone sarebbero lunghe e sottili come le gambe e sono adatte ad arrampicarsi. Nella descrizione questo demone ricorda gli alieni grigi.
Gli avvistamenti della creatura:
Il primo avvistamento è avvenuto nella serata del 21 aprile 1977 intorno alle ore 23. Lungo una strada nota come Farm Street tre amici in auto scorgono a bordo strada una strana creatura con grandi occhi luminosi e arancioni camminare senza paura. Dopo aver percorso pochi metri decidono di tornare sul luogo dell’avvistamento ma della creatura non vi è più alcuna traccia. Uno dei testimoni, un ragazzo diciassettete di nome Bill, rientrato nella sua abitazione raccontò molto scosso al padre ciò che aveva visto. Il padre preoccupato per il figlio e pensando che forse poteva trattarsi di un bambino scappato di casa portò Bill alla stazione di Polizia locale.
Lo sceriffo scettico.
Lo sceriffo però non diede adito alla storia del ragazzo, anzi pensò che si fosse ubriacato insieme ai suoi due amici e li convocò tutti insieme in centrale. Fece a tutti loro test antidroga e test per il livello alcolico, ma i ragazzi non avevano assunto nulla di tutto questo. Infine i ragazzi temendo di attirare le ire dello sceriffo, che li sbeffeggiò a lungo, quella sera ritirarono le dichiarazioni affermando di non aver visto nulla di strano. Ma ormai lo strano avvistamento ormai era già diventato quasi di dominio pubblico.
Bill con lo sceriffo creò uno schizzo della creatura appena avvistata che combacerà perfettamente con ciò che vide un altro ragazzo di quindici anni a mezzanotte della stessa sera. Questa coincidenza lasciò lo sceriffo locale ancora più dubbioso sull’accaduto.
Gli altri avvistamenti.
Un altro ragazzo nel rientrare nella sua abitazione sempre quella sera a mezzanotte incontra lungo il suo percorso questa strana creatura che semplicemente lo fissa per poi dileguarsi nel nulla.
La sera dopo il 22 aprile del 1977 un ragazzo di quindici anni, John, affermò di aver avvistato una piccola creatura simile ad un bradipo vagare a bordo strada e lo raccontò a genitori e conoscenti. John descrisse la creatura senza bocca e senza naso ma con due grandi occhi fosforescenti.
Anche Will e Abby videro una creatura come quella descritta da John con la testa più grande rispetto al corpo seduta sul ciglio della strana.
Infine una ragazza, sempre della cittadina di Dover, scorse l’essere sempre a bordo strada. La ragazza nella sua testimonianza raccontò di essersi sentita quasi ipnotizzata dagli occhi verdi della creatura ma non fu aggredita in alcun modo.
Gli ultimi avvistamenti del demone di Dover sono avvenuti negli anni novanta.
La leggenda degli indiani Cree e dei Mohicani
Gli indiani Cree e i Mohicani che abitavano in passato le terre del Massachussets parlano nelle loro leggende dei “mannegishi”.
I mannegishi dagli indiani sono descritti come piccole creature umanoidi che vivono nelle zone con acqua come stagni, laghi, fiumi e la loro descrizione combacia con quella data al Demone di Dover da parte dei testimoni. Queste creature acquatiche sarebbero dotate, secondo la leggenda, di mani a sei dita con gambe e braccia molto sottili. Una testa grande con grandi occhi luminosi è un altra loro caratteristica. I mannegishi costruirebbero tane nei pressi dei corsi d’acqua e sarebbero molto bravi a dipingere nelle caverne.
Come i folletti sarebbero anche degli “scherzoni” e farebbero dispetti a pescatori, cacciatori e avventori che si avvicinano alle loro tane.
Conclusioni:
La descrizione della creatura ricorda molto da vicino quella degli alieni noti come grigi. Ma per gli ufologi è una creatura troppo timida e non aggressiva quindi potrebbe essere ad esempio una creatura creata dai grigi stessi, come ad esempio un possibile “animale da compagnia”. Una teoria tra le più accreditate è che il Demone di dover fosse una scimmia deforme con problemi al pelo ad esempio scabbia o mange, sfuggita magari da una detenzione in cattività.
Forse si tratta di un Mannegishi? Oppure si tratta di una forma di un’allucinazione collettiva?
Questa teoria è associata anche al mitologico chupacabra, entrambi potrebbero essere animali da compagnia degli alieni?
Di seguito il video sul canale YouTube di ChupaCabraMania sulle strane creature in Italia:
Approfondimenti:
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